FINTECH

Pam offre ai fornitori l’anticipo fai da te

di Luca Orlando

2' di lettura

Vuole essere pagato subito? Naturalmente mi aspetto uno sconto. Dialettica tra cliente e fornitore che a breve non sarà più necessaria, a tutto penserà la tecnologia.

È la scelta del gruppo di grande distribuzione Pam-Panorama, che sposa con decisione il mondo Fintech, rendendo di fatto superflua ogni interazione diretta tra le parti in caso di richieste di anticipo. Il gruppo veneto, 2,4 miliardi di ricavi e 684 punti vendita, ha deciso infatti di adottare una piattaforma di sconto dinamico, un modo per fare incontrare in modo automatico domanda e offerta: da un lato la catena, che punta a ottimizzare gli acquisti; dall’altro il fornitore a corto di liquidità, che vorrebbe incassare quanto pattuito prima dei tempi concordati. La piattaforma, sviluppata dalla start-up PlusAdvance, mette in contatto i due mondi attraverso un meccanismo di asta. Il fornitore inserisce nel sistema la fattura o le fatture per cui vorrebbe un pagamento anticipato, segnalando lo sconto che è disposto a concedere. Mese dopo mese Pam invece decide quanta liquidità investire in questo meccanismo, indicando lo sconto che intende ottenere come contropartita e passando al sistema le fatture validate e considerate corrette. L’algoritmo sviluppato effettua il matching tra queste diverse esigenze, identificando le fatture per cui il pagamento può essere anticipato.

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«Nel meccanismo inseriremo qualche decina di milioni al mese - spiega il direttore della tesoreria di Pam Andrea Carlassare - e ci aspettiamo che le somme utilizzate in questo modo abbiano un rendimento superiore rispetto al semplice deposito a breve temine in banca, che ormai non rende quasi nulla. In prospettiva vorremmo estendere questa possibilità al maggior numero possibile di fornitori, cercando di mettere a disposizione un servizio alle Pmi, un modo per dare ai fornitori maggiore flessibilità nella gestione del capitale circolante». Platea vasta, oltre 2500 aziende che ogni anno cedono alla catena merci per oltre 1,5 miliardi di euro, sviluppati con 1,3 milioni di fatture. «Si tratta di un meccanismo win-win - spiega il fondatore di PlusAdvance Massimiliano Gattari - che offre vantaggi al cliente ma anche flessibilità operativa al fornitore. Che di volta in volta, senza alcun vincolo, può decidere se e in quale misura operare». Dopo aver terminato con successo i test Pam si appresta a segnalare l’iniziativa alle aziende, che a breve potranno accedere alla piattaforma inserendo le rispettive fatture. Da una media di 85 giorni, e tenendo conto del tempo tecnico necessario per la verifica della correttezza dei documenti, il fornitore potrebbe in questo modo riuscire ad ottenere il pagamento entro un mese. Per la start-up marchigiana, nata due anni fa e ora inserita nell’incubatore The Hive di Ancona, si tratta di un primo punto di svolta. «In effetti è una bella accelerazione - chiarisce Gattari - che ci consentirà ad esempio di internalizzare alcuni dei nostri sviluppatori».

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